Dire che quando siamo in ferie mi riposo tantissimo il cervello ma stanco tantissimo il corpo (soprattutto le gambe) è poco... Tutte le sere ho piedi, caviglie e polpacci a pezzi... ma va bene così...

17 aprile
Forza e coraggio, armati più della prima che del secondo (5 piani, centoquattroscalini da scendere a piedi dal vecchio B&B, per ritrovarci con altri 4 piani, ottantunoscalini, sempre da fare a piedi, per arrivare a quello nuovo. A parte questo, zona nuova, diversa, meno centrale, non più place da la République ma in rue du Chateau Landon (sì, come il vino). Ospiti molto più simpatici, più alla mano e la casa molto più accogliente. L'altra era, come del resto i proprietari, più... come dire... Ancien Régime, con stucchi, bronzi, lampadari importanti, un palazzo signorile insomma, e loro due vere signore... Qui tutt'altra atmosfera, più familiare, di coppia "umana", come piace a noi. (Sono anche MOOOLTO più carini). Ciliegina sulla torta, uno dei due è un professore di letteratura francese, quindi, finalmente, dopo espressa nostra richiesta, riusciamo ad allenarci veramente a parlare francese (gli altri parlavano sempre inglese!) ed il bello è che ci corregge gli errori spiegandoceli!
Quindi, dopo una bella chiacchierata ed una tazza di "café" siamo andati al Louvre (fantastico il Musée Pass, niente file ed entri ed esci come e quando vuoi). Ovviamente ci siamo concentrati su una collezione e la scelta è caduta sulla sezione Egizia, una mia passione. Sono rimasto affascinato dalla quantità di reperti (alcuni avevano quasi 7000 anni!), una collezione superiore addirittura a quella della National Gallery di Londra.
Ammirare quelle cose che ti riportano così indietro nel tempo e lontano nello spazio ti fanno vedere le cose da una prospettiva diversa, più rilassata, più in armonia con lo spazio, il tempo e la Terra (strascichi della Villette?).
Poi un più prosaico panino con vista su Parigi e qui due rivelazioni:
1) Al cafè del Louvre lavora un cameriere iperlaccato, responsabile da solo del 70% del Buco dell'Ozono in Antartide (darò il suo indirizzo ai Pinguini di Madagascar...).
2) Ho scoperto cos'è il pane "svedese", come lo chiamano qui... Praticamente... UNA PIADINA MENCIA!!!
Poi visita-lampo alla Gioconda, impossibile da fruire visto lo sciame di api che la circonda, il vetro di protezione spesso quanto la portiera di un Hummer ed un cordone-distanziatore che te la fa vedere(?) da 4 metri, manco fosse un quadro enorme...
Poi, davanti ad un (buon?) caffé, ad un Frozen Yogurt (buono) e ad un cameriere (BONISSIMO), guardando la lista dei musei convenzionati con il Musée Pass cosa ti vedo? L'acquario della Porte Doré, con 80 vasche con pesci da tutte le ex colonie francesi (praticamente quasi tutto il mondo tropicale).
Massimo forza andiamoooooooooooooo..... (lo faranno santo)
Arrivati lì... che bello!
Che colori
Che bell'acquario!
Ovviamente qui le parole valgono poco, quindi vi rimando alle foto che metteremo quanto prima...
Poi che fare? Ma uno spuntino Greco per placare la fame e poi via a prepararci per l'appuntamento che aspettavo: la cena SUSHIII!!!
Inutilie raccontare la "cofana" di sushi, sashimi, teryaki e altro che ci siamo mangiati... sappiate solo che siamo stati moooolto soddisfatti!
Questa sì che è VITA!!!

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