Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 

Siamo tornati a casa...
Guardando la finale di X-Factor ripensiamo alla Ville Lumière...
Ci manca già tantissimo...

Oggi, come si suol dire, tanto tuonò che piovve! Dopo cinque giorni cinque, di fanta-meteo-gufate che presagivano, tuoni, fulmini, tempeste, pioggia, ricchi premi e cotillon, finalmente ci sono riusciti a far piovere! Ha piovuto quasi tutto il giorno e la temperatura si è abbassata di molto (e l'umidità è salita di pari passo), quindi niente bici, non era proprio il caso...
Armati perciò di biglietto della RATP, siamo andati alla volta del Village de Bercy (sì madonnari, quello dove c'è il palazzetto dove ha tenuto e terrà il concerto la nostra beneamata Goddess).
Lì abbiamo diviso la giornata fra la mattina con visita al museo dell'arte cinematografica, il pranzo a tutto kebab (almeno uno ci voleva, altrimenti non mi pareva neanche di esser venuto a Parigi), ed il pomeriggio di shopping (window e non) al Village (una galleria di negozzi, uno più bello ed interessante dell'altro) e al Quartier Latin (per le nostre immancabili calamite da frigo...).
Una nota sul museo: Che delusione!
Capisco che è un museo dedicato all'archeologia del cinema, ma oltre gli anni 50 ci potevano almeno arrivare, no?
Tanti reperti, alcuni bellissimi ed introvabili, interessanti ed affascinanti, dal 1895 in poi... peccato che il "poi" si sia fermato al dopoguerra!
L'impressione è quindi quella di una mostra "tronca", diciamo un buon inizio, niente di più...
Una nota positiva la sezione "Méliès", dedicata all'uomo (regista ed illusionista) che ha praticamente inventato la fantascienza. Sezione molto interessante anche se, ad un TREKKIE come me, vedere il film sulla "conquista della Luna" che termina con un "Lunare" incatenato, fa parecchio storcere il naso...
Nota di colore (rainbow): Il primo film sonoro della storia è un cortometraggio con un uomo che suona il violino e due UOMINI che BALLANO STRETTI STRETTI... che carini...

In questi giorni devo dire che in alcune occasioni il piccolo Nerone che è in me ha fatto la voce grossa. In due soprattutto devo avere avuto uno sguardo da far sembrare Nerone stesso una bambinaia.
Il primo episodio all'uscita del Museo della Scienza, ad un certo punto c'è il "Muro di Alice", praticamente un "portale" fatto da due muri che delimitano a destra e a sinistra il passo dell'uscita. Se si è nel centro esatto si sentono i suoni elettronici provenienti da un calcolatore che, in tempo reale, elabora le informazioni dei sensori che rilevano il passaggio delle persone dal portale. E' molto affascinante, mentre ero lì tutto concentrato un bambino di neanche quattro hanni distante da me circa 6 metri ha lanciato un urlo che ha sfondato il muro del suono (e i miei timpani) con una poternza di circa 500db sull'asse ad un metro, per fortuna che l'80% dell'energia si è dispersa negli ultrasuoni... Gli ho dato un'occhiataccia tale che è rimasto impietrito per qualche secondo... giusto il tempo per andarmene in silenzio...
L'altro episodio all'acquario, una bambina-da-frigo (quelle che chiacchierano in continuazione e toccano tutto, ma proprio tutto), dopo aver riavviato il video proiettato ad un gruppo di avventori, un quarto d'ora più tardi non ha trovato di meglio che mettersi a fare le ombre cinesi (urlando, ovviamente) dietro di me, mascherando la proiezione alla quale io e Max assistevamo. Lui non si è accorto ti nulla, ma è bastato lo sguardo di Medusa per pietrificare la piccola trapanagonadi e farla fuggire, in religioso silenzio, dalla nonna...
Che ne dite? Il prossimo prenderà direttamente fuoco?

Cambio di B&B. Finalmente un francesce che ci parla in francese e che ci corregge quando sbagliamo, d'altronde è un insegnante ...di francese. Posati i bagagli via al Louvre a vedere la sezione con i reperti egizi e poi un salto a salutare la gioconda... scansando le frotte di turisiti che vanno al Louvre solo per quella. Sosta al Jour vicino all'Opera per un bel ooops volevo dir buon frozen yogurt (Ale ha già scritto perchè) e via in metro fino al Bois de Vincennes dove ha sede l'Acquarium tropicale di Parigi. Un pò di shopping al BHV, uno spuntino veloce al dailymonp' e per cena shusi... j'adore Paris

Dire che quando siamo in ferie mi riposo tantissimo il cervello ma stanco tantissimo il corpo (soprattutto le gambe) è poco... Tutte le sere ho piedi, caviglie e polpacci a pezzi... ma va bene così...

17 aprile
Forza e coraggio, armati più della prima che del secondo (5 piani, centoquattroscalini da scendere a piedi dal vecchio B&B, per ritrovarci con altri 4 piani, ottantunoscalini, sempre da fare a piedi, per arrivare a quello nuovo. A parte questo, zona nuova, diversa, meno centrale, non più place da la République ma in rue du Chateau Landon (sì, come il vino). Ospiti molto più simpatici, più alla mano e la casa molto più accogliente. L'altra era, come del resto i proprietari, più... come dire... Ancien Régime, con stucchi, bronzi, lampadari importanti, un palazzo signorile insomma, e loro due vere signore... Qui tutt'altra atmosfera, più familiare, di coppia "umana", come piace a noi. (Sono anche MOOOLTO più carini). Ciliegina sulla torta, uno dei due è un professore di letteratura francese, quindi, finalmente, dopo espressa nostra richiesta, riusciamo ad allenarci veramente a parlare francese (gli altri parlavano sempre inglese!) ed il bello è che ci corregge gli errori spiegandoceli!
Quindi, dopo una bella chiacchierata ed una tazza di "café" siamo andati al Louvre (fantastico il Musée Pass, niente file ed entri ed esci come e quando vuoi). Ovviamente ci siamo concentrati su una collezione e la scelta è caduta sulla sezione Egizia, una mia passione. Sono rimasto affascinato dalla quantità di reperti (alcuni avevano quasi 7000 anni!), una collezione superiore addirittura a quella della National Gallery di Londra.
Ammirare quelle cose che ti riportano così indietro nel tempo e lontano nello spazio ti fanno vedere le cose da una prospettiva diversa, più rilassata, più in armonia con lo spazio, il tempo e la Terra (strascichi della Villette?).
Poi un più prosaico panino con vista su Parigi e qui due rivelazioni:
1) Al cafè del Louvre lavora un cameriere iperlaccato, responsabile da solo del 70% del Buco dell'Ozono in Antartide (darò il suo indirizzo ai Pinguini di Madagascar...).
2) Ho scoperto cos'è il pane "svedese", come lo chiamano qui... Praticamente... UNA PIADINA MENCIA!!!
Poi visita-lampo alla Gioconda, impossibile da fruire visto lo sciame di api che la circonda, il vetro di protezione spesso quanto la portiera di un Hummer ed un cordone-distanziatore che te la fa vedere(?) da 4 metri, manco fosse un quadro enorme...
Poi, davanti ad un (buon?) caffé, ad un Frozen Yogurt (buono) e ad un cameriere (BONISSIMO), guardando la lista dei musei convenzionati con il Musée Pass cosa ti vedo? L'acquario della Porte Doré, con 80 vasche con pesci da tutte le ex colonie francesi (praticamente quasi tutto il mondo tropicale).
Massimo forza andiamoooooooooooooo..... (lo faranno santo)
Arrivati lì... che bello!
Che colori
Che bell'acquario!
Ovviamente qui le parole valgono poco, quindi vi rimando alle foto che metteremo quanto prima...
Poi che fare? Ma uno spuntino Greco per placare la fame e poi via a prepararci per l'appuntamento che aspettavo: la cena SUSHIII!!!
Inutilie raccontare la "cofana" di sushi, sashimi, teryaki e altro che ci siamo mangiati... sappiate solo che siamo stati moooolto soddisfatti!
Questa sì che è VITA!!!

16 aprile
Oggi Max mi ha portato in quello che per me è un grande paese dei balocchi: La Cité de la Science et de l'Industrie a la Villette ed anche oggi, contro ogni previsione, non ha piovuto e quindi via in bicicletta lungo quasi tutto il Canale St. Martin... Che romantico...
Una volta arrivati siamo rimasti affascinati dalla struttura moderna, circondata dall'acqua e dall'erba, completata dalla bellissima sfera del Géode (al cui interno trova posto un cinema I-Max e 3D-Digital).
Inutile dire che ci siamo stati tutto il giorno (povero Massimo) e che mi sono divertito tantissimo. Una nota particolare: la Géode è completamente circondata dall'acqua dalla cui superficie spuntano alcuni altoparlanti che emettono dei suoni armonici che, riflettendosi sul metallo della Géode si diffondono dappertutto come se fosse la Géode stessa ad emetterli... molto affascinante.

La sera, dopo un aperitivo un po' fashon (si fa per dire, qui la moda mi sembra si sia fermata agli anni 70!) a le Carrè, ci siamo sdati con una bella cena alla Bretone a suon di Galèttes e Crèpes. Ovviamente è stato il posto più caro dove abbiamo cenato...
Tornati al B&B abbiamo dovuto subire il primo shock da partenza: fare le valige per il cambio di B&B... che palle a quell'ora...

Oggi, dopo tanta nanna, una robusta colazione, una passeggiata al Sole... arriviamo al Musée d'Orsay... che dire: Bellissimo! a partire dal museo stesso!
E' una bellissima ex stazione ferroviaria trasformata in un capolavoro di architettura, contenitore di capolavori di pittura, scultura ed altro.
Poi è successo che... con quel Sole splendente che vedevamo dai finestroni, dai lucernari e dalla terrazza... io non è che avessi tanta voglia di star rinchiuso da qualche parte... quindi, a forza di vedere le Velib in giro per la città (le bici del comune di Parigi), ci è venuta voglia di provarle e le abbiamo usate per andae ai Jardin du Luxemburg. Bellissimi, accoglienti, pieni di fiori, di colori e con CERTI GIARDINIERI... Roba da far impallidire d'invidia le DESPERATE HOUSEWIFE!!!
Dopo, decidiamo di andare all'Arc de Triomphe ma... la metro era quella... a me piace da matti... insomma, non abbiamo resistito, siamo andati prima alla Defance (leggi il mio parco giochi, il mio paese dei balocchi, il luogo dove prenderei casa e ufficio).
Anche stavolta ne sono rimasto rapito, rapito dalla bellezza, dall'eleganza, dalla semplicità e dai particolari fantastici che solo la Moderna Architettura (con la M e la A maiuscole) possono presentare (altro che le case di San Donato e la nuova CR di Novoli), fatta la scorpacciata visiva di palazzi, fontane e piante, siamo finalmente andati a Place de l'ètoile e lì, per la prima volta, sono stato sulla terrazza panoramica in cima all'Arc de Triomphe.
Bellissima Parigi da lì, è proprio tutta un'altra prospettiva, ti senti circondato dalla città (non sul bordo come sul Grand Arc) senza svettare troppo (come sulla Tour Eiffel), veramente bella, a parte l'orrido tonchio nero della Tour de Montparnasse. A pensarci bene credo che la vista migliore di tutta Parigi si abbia proprio dalla terrazza panoramica della Tour de Montparnasse, da lì si vede veramente tutta Parigi, quella bella, anche perché l'unica brutta (la torre stessa) non la si vede...
Stasera di nuovo in bici a cena a le Marais e giratina in bici al ritorno (comprensiva di litigata con il sistema di ritensione delle biciclette)...
ora nanna, tanta nanna... e domatina, sveglia presto che si va alla Villette e nel suo PLANETARIO!!!

[Post dimenticato ieri sera...]
In ritardo di 4 mesi, ma ce l'abbiamo fatta!
In effetti questo viaggio è arrivato proprio al momento giusto. Dopo settimane di lavoro paurose e con impegni serratissimi per tutti e due, una quasi settimana di vacanza ci stava proprio.
Viaggio perfetto, taxi a basso impatto ambientale (Prius) e B&B sui tetti di Parigi... (Meglio di così)
Fino a quando lo stomaco non ci ha fatto notare che non si campa solo d'amore... e allora in strada, alla riecerca di una "baguette" o di "un'insalatona", siamo finiti, tanto per non smentirci mai... al GIAPPO!!!
Menù pronto per pranzo, buonissimo e conveniente, peccato che 1 litro di acqua ci sia costato quanto la metà di uno dei due menù...Ovviamente l'abbiamo scolata fino all'ultima goccia...

Ore 17:30
Merenda a Le Paradis du Fruit con due bei frullati:
Io omaggio il locale con un "Rose Paradis", Max, ovviamente non resiste e omaggia l'arte francese con un "Joséphine Baker"...

P.S.: Certo che a Berlino si vestono proprio male... Ma anche a Parigi non è che scherzino!!! Oltretutto la maggior parte dei parigini sembra fermo al 1973...

Adoro Parigi, mi sento a casa... oggi poi abbiamo preso le biciclette "le velò" a noleggio ed è stato ancora più bello... A parte le inca*****re di Ale con il prelievo dalla lastrelliera :) Il servizio bici offerto dal comune di Parigi è molto "simpatico". Ci sono parcheggi di bici sparsi in tutta la città e tu puoi prelevarne una da una parte e lasciarla in un'altro parcheggio. Il noleggio costa 1 euro al giorno più una tariffa ogni mezzora, ma la prima mezzora è gratis! Facendo piccoli spostamenti praticamente con un euro al giorni viaggi quanto vuoi ... a parte poi la difficoltà di trovare posto in certi parcheggi in zone "turistiche"

Infine ce l'abbiamo fatta ad andare a Parigi!
E che culo (per ora) con il tempo! Sole e temperature primaverili, alberi in fiore e parchi verdissimi e, dato che siamo arrivati ieri... NIENTE CALCA PASQUALE!
Ora scappo che dobbiamo andare al Musée d'Orsay!

P.S.: Ieri abbiamo visto, i soliti parigini con la baguette sotto il braccio e mi è venuta un'immagine agghiacciante in testa: pieno agosto, una mamma parigina in canottiera che porta la baguette sotto braccio per chilometri sotto il sole, arriva a casa, se la leva e serve... LA PANZANELLA!