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 Sulla terrazza panoramica dell'Empire State Building... di Alex
 
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Non si accontenti di sopravvivere. Lei deve pretendere di vivere in un Mondo migliore!

da "La finestra di fronte" di Frerzan Ozpetek
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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Max (del 10/07/2013 @ 15:59:37, in NYC, linkato 1075 volte)
Di nuovo a New York dopo 6 anni. Questa volta abbiamo trovato un altro posticino carino proprio accanto anzi connesso al nostro hotel: Birch. Ambiente giovane carino e ben frequentato. I love New York!
 
Di Alex (del 08/11/2007 @ 21:19:59, in NYC, linkato 740 volte)

Cartelli dappertutto

Una cosa che mi ha colpito qui a NY è stata la presenza, in tutti i bagni di tutti i locali, di un cartello molto chiaro: "EMPLOYEES MUST WASH HANDS BEFORE RETURNING TO WORK", ovvero "I DIPENDENTI DEVONO LAVARSI LE MANI PRIMA DI TORNARE AL LAVORO". Devo ammettere che di primo acchito mi è sembrato veramente da... americani! Pensare di dover ricordare alla gente di lavarsi le mani prima di tornare a lavorare (cioè di cucinare o fare il cameriere) mi sembrava veramente eccessivo, poi ho pensato a tutte le volte che, anche in Italia, ho visto persone che andavano in bagno e se ne uscivano bellamente senza lavarsi le mani, magari stringendola a qualcuno di appena conosciuto (povero lui) o facendo un ganascino al figlioletto... almeno stavolta non è eccessivo...

 

Terrore delle cause

La città è lastricata di avvertimenti di ogni tipo atti ad evitare cause civili con relative richieste di danni. Dagli ormai abituali WET FLOOR (pavimento bagnato), agli strani HOT COFFEE INSIDE (caffè caldo all'interno) scritto sul bicchiere del caffè, ai pazzeschi ATTENTION MAY CONATIN PEANUTS (attenzione può contenere noccioline... sulla scatola delle noccioline!!!) Fino al paranoico avviso che abbiamo dovuto sottoscrivere all'atto della registrazione alla lezione di Bikram Yoga, uno dei punti specificava chiaramente che durante la lezione il maestro avrebbe potuto toccarci per correggere una postura errata e che firmando avremmo dato l'esplicito assenso a questa cosa(?!?!?!!?). Ciliegina sulla torta: oggi al Columbus Circle Mall stavano girando alcuni spot (anzi "infomercial", le televendite insomma) e c'era un mega cartello che chiariva che se noi passeggiavamo vicino al set davamo implicitamente il consenso all'uso delle riprese nelle quali eventualmente comparivamo...

Mangiare a NYC

Mangiare qui è la cosa più facile del mondo (avendo i soldi ovviamente), ogni 10 metri (anche meno in alcuni punti) c'è un ristorante, un fast-food, un deli, un baracchino un qualsiasi cosa che possa distribuire cibo (abbiamo visto anche un locale fatto esclusivamente di distributori automatici di cibo: e c'era di tutto, dai panini all'insalate al sushi!). Ed il bello è che ce ne sono per tutti i gusti e tutte le tasche, in pratica dai 5 dollari in su si mangia a NY! E si mangia di tutto! Noi abbiamo spaziato dal Thai al Giapponese, dal Koreano al Cinese, Americano (quello buono) agli hamburger, dagli hot-dog alle zuppe vegetariane, dal macrobiotico ai dolci più succulenti e calorici mai visti sulla faccia del pianeta! E quindi... chi dice che all'estero si mangia male, non crederà mica di uscire dalla casetta e pretendere di mangiare le tagliatelle della nonna, la parmigiana della mamma o gli spaghetti della suocera?

 

Essere pedoni a New York

Devo dire che una delle cose che mi ha stupito di più di Manhattan è la quantità di gente che va a piedi, in lungo ed in largo per tutta l'isola. Pochissimi qui hanno l'auto privata (anche perché con un traffico così lento sarebbe inutile) ed usano praticamente tutti la subway (metropolitana), l'autobus ed uno dei tantissimi taxi (a volte le avenue diventano quasi completamente gialle!). E poi? E poi a piedi! Veloci e spediti come un razzo, lungo quegli amplissimi marciapiedi (larghi anche 10 metri!) che, visti da un fiorentino come me, abituato agli angusti marciapiedi del centro (a volte meno di un metro, se ci sono...) mi era sembrato di camminare in una vera e propria "piedostrada" a 4 corsie! La cosa impressionante è, oltre alla velocità, il comportamento dei newyorkesi ai semafori: se è verde (anzi bianco, il segnale è bianco) passano, se è rosso... pure! Danno un'occhiata veloce e via (in effetti lo abbiamo imparato velocemente anche noi) perchè qui, la precedenza (udite udite) ce l'hanno sempre i pedoni! (ve l'immaginate in Italia questa cosa???). Anzi domani dovrò stare attento a non essere stirato al primo incrocio!!!

 

Essere autisti a NY

Deve essere frustrante e distruttivo per la salute. Con tutti 'sti pedoni che ti sfrecciano da tutte le parti e tu non hai MAI ragione... Con tutti i lavori in corso (Manhattan in alcune zone è un enorme cantiere di lavori di ammodernamento, da Ground Zero in su). Ed allora cosa fanno? SUONANO, suonano tutto quello che hanno, clacson a go-go, ambulanze in concerto, la polizia che quasi "skretcha" con la sirena... che confuzione, sembra di essere a Nuova Dehli!!! Aspetta un attimo, ho notato che quasi tutti e tassisti e gli autisti di autobus sono indiani... sarà per questo?

 

La Subway

La metropolitana di New York è a dir poco particolare. In precedenza io avevo visto quella di Londra, di Parigi, di Roma e Milano. E tutte queste in un modo o nell'altro si somigliano. Linee identificate da un colore, display a LED che indicano il tempo di arrivo dei vari convogli e stazione finale di destinazione... Qui niente di tutto questo! Ci sono linee con i numeri rossi: 1,2,3; altre con le lettere blu: A,B,C,D,E; altre ancora con le lettere gialle: N,V,O,P. Non ci sono indicazioni sui treni in arrivo (tranne le ultime realizzate) le destinazioni sono quasi mai scritte e comunque con un generico Uptown o Downtown. Insomma una metropolitana non per i turisti, ma ad utilizzo dei newyorkesi! Se la conosci, bene, altrimenti, peggio per te! Altra cosa: dimostra veramente tutti, ma proprio tutti gli anni che ha, è sporca, maltenuta. La usano ma non ne hanno cura, almeno non di certo quanto delle strade di superficie.

 

S.P.Q.A.

Sono Pazzi Questi Americani! All'Aeroporto JFK sembrava di fare le comiche! Arriviamo al check-in, ci dicono, visto che abbiamo fatto il biglietto elettronico, possiamo fare il check-in espresso, selfservice. Ok, lo facciamo, ed ora che ho le carte d'imbarco? Devo fare il check-in per i bagagli!!! Certo la coda è più corta ma lo dobbiamo fare. Tocca a noi, 20 minuti per sbrigare le pratiche dei passaporti! E non è finita, gli diamo i bagagli, li pesano, ci mettono l'etichetta e... CE LI RENDONO! (a questo punto mi pareva di essere su candid camera) Ci spiegano che secondo le nuove disposizioni dobbiamo riprendere i bagagli e consegnarli al controllo bagagli (che è una specie di mostro - un'enorme TAC - subito a fianco del check in) glieli diamo a loro, ci ringraziano e ci dicono di andare a fare il controllo di sicurezza (la domanda nasce spontanea: "perché glieli abbiamo dovuti dare noi al controllo bagagli???). Controllo di Sicurezza: ovviamente il notebook deve passare da solo, poi il bagaglio a mano e poi giacca, golf, tutti gli oggetti (mi hanno lasciato gli occhiali), cintura e scarpe (a tutti!! Poveri addetti chissà che cosa non sento di odori...). Qui li capisco, in effetti gli attentati dell'11 settembre sono incominciati qui, proprio grazie a dei taglierini nascosti all'interno delle scarpe dei dirottatori. Nota positiva, prima ti fanno lasciare tutte le bottiglie di acqua e, passato il controllo, ci sono due belle fontane gratis. Altro che lo Charles de Gaulle che dopo il controllo ti accolgono solo dei bar con bottiglie di acqua da mezzo litro a 3.60 euro!

 

S.P.Q.F.

Sono Pazzi Questi Francesi! Dopo le mille peripezie dell'andata, l'Air France ed i francesi hanno colpito ancora. Non ho capito cosa gli abbiamo fatto di così tremendo per meritarci queste cose ma tant'è... Innanzi tutto scopriamo con un certo disappunto che ci avevano posticipato il volo (ovviamente senza avvertire) dalle 21.00 alle 23.00 (il NY-Parigi) e fin qui poco male... peccato che la coincidenza per Firenze sia passata dalle comode 2 ore e 40 ai micidiali 40 minuti. Se poi ci sommiamo il fatto che, una volta arrivati a Parigi (e fatto lo ciuppecciù per tutto l'aeroporto) ci hanno fatto aspettare 15 minuti prima che il corridoio di uscita si agganciasse al veivolo (erano andati a fare un pokerino?). Vi lascio immaginare la CORSA che abbiamo dovuto fare fino al gate della partenza (visto che al controllo passaporti sembrava una convention di bradipi e che non è che dessero la precedenza a quelli in transito... troppo facile! Arrivati finalmente a Firenze il terrore bagagli. Avranno fatto in tempo? Ebbene sì ce l'hanno fatta, probabilmente sparandoli con un cannone da un aereo all'altro visto che ci hanno rotto due valige, anzi i due trolley. Uno, nuovo, con un bello strappo di 40cm sulla tela posteriore e l'altro (rigido) che non ha più uno spigolo degno di questo nome. Abbiamo fatto riclamo (ora basta!). Per fortuna, all'interno, nulla di danneggiato...

Ed ora, visto che in aereo non ho praticamente chiuso occhio... BUONA NOTTE A TUTTI!

 
Di Max (del 07/11/2007 @ 17:29:51, in NYC, linkato 667 volte)

I don't like cities But I like New York...Paris...Barcelona...Firenze! Beh mi (ci) piange un po' il cuore a lasciare questa città...Thanks to everybody!

 
Di Alex (del 07/11/2007 @ 17:15:13, in NYC, linkato 733 volte)
Mi sento un po' come Mr. Big quando se ne va da Manhattan sulle note di Moonriver...
Sigh!!! Sono triste, siamo tristi. Ieri sera, dopo lo spettacolo siamo andati a farci un'ultima cenetta a lume di candela.

Mentre tornavamo ci siamo emozionati nel guardare i colori dell'Empire State Building

la brillante guglia del Chrysler illuminata nella notte

ed i giochi di specchi dell'Empire con gli edifici vicini

Stamani sveglia alle otto, prenotazione dello shuttle per l'aeroporto e via a fare le valige.

Siamo stati velocissimi, ed in men che non si dica...PRONTI!

Non ci rimane che salutare il nostro albergo...

E' stato bellissimo, speriamo che Air France non ci faccia un altro regalino dei suoi... (In effetti ci hanno già posticipato il volo di due ore con il concreto rischio di di perdere la coincidenza a Parigi con Firenze... no comment...). Let's SMILE!!!
 
Di Alex (del 07/11/2007 @ 06:46:02, in NYC, linkato 662 volte)
e con grande tristezza iniziamo a saluatare i luoghi e le persone.
Fra i tanti:
Saluti Empire State Building


Arrivederci GYM
 
Di Alex (del 07/11/2007 @ 06:45:39, in NYC, linkato 661 volte)

Vi chiederete: Win-cosa? Che è un'altra versione di Vista? Noooooo, niente di più lontano! Wintuk è il nuovo, favoloso, spettacolo del Cirque du Soleil che è presentato in prima mondiale dal 1 novembre 2006 al 6 gennaio 2007 al Madison Square Garden di New York...
E noi i siamo andati!!!!!
Premetto che io ADORO il Cirque du Soleil, ma devo dire che questa fiaba invernale nei primi minuti non mi piaceva tanto, ma devo ammettere che più andava avanti e più si faceva avvincente, tanto che il finale è stato a dir poco strepitoso ed estremamente emozionante.
Di straforo sono riuscito a fare qualche foto e qualche filmato (il divieto assoluto era sull'utilizzo del flash, per gi acrobati, ma io non lo uso mai...). Alcune foto ve le metto qui, i video non posso, se mi azzardo YouTube mi cassa immediatamente l'account. Vorrà dire che gli amici interessati potranno venire a vederseli a casa nostra...

 
Di Max (del 07/11/2007 @ 00:28:24, in NYC, linkato 579 volte)

Doma

Questa mattina ci siamo risvegliati con la pioggia, come al nostro arrivo. Per fortuna tutti gli altri giorni ha fatto freddo, ha fatto caldo, ha tirato vento ma non ha piovuto. Dopo aver fatto colazione con due donuts acquistati accanto all'hotel (mamma mia come sono unte e pesanti di mattina queste ciambelle americane fatte in mille modi e con mille sapori diversi) ed una veloce visita all'esposizione " Water: H2O = Life” al American Museum of Natural History, abbiamo preso la metro per pranzare e rilassarsi al nostro coffee shop new yorkese preferito, il Doma.

Rilassarsi ad un caffè, leggere  tranquillamente, scrivere due righe, mettere in fila i propri pensieri, anche questo è vacanza. Mi mancheranno questi momenti, mentre fuori è tornato a splendere il sole.

 
Di Alex (del 06/11/2007 @ 23:42:43, in NYC, linkato 710 volte)

In questi anni mi sono chiesto spesso il perché di tante tragedie, di come mai gli esseri umani hanno la brutta abitudine di non imparare mai dai propri errori: "History will teach us nothing" cantava Sting qualche anno fa... Ed è vero, in parte, almeno lo è fino a quando la lezione della Storia, o della Natura non sono più una sgridata o tuttalpiù un buffetto, ma una sberla, un manrovescio, un cazzotto in pieno volto, allora sì, qualcosa inizia a muoversi.
Ci sono volute due guerre mondiali per far nascere le Nazioni Unite, certo ancora non è che funzioni bene, ma meglio che niente.
E riguardo alla salvaguardia del Pianeta? Per decenni scenziati ed ambientalisti di tutto il mondo hanno messo in guardia i governi riguardo ai rischi del degrado ambientale. Niente, ci sono voluti anni per arrivare al Protocollo di Kioto che, pur limitato da un sacco di cose a dir poco strane (come la compravendita delle quote di Co2 fra i vari paesi o "l'incentivo" ad inquinare verso Paesi ad impatto ambientale bassissimo. Clamoroso il caso dell'Islanda che stava per cedere quote di Co2 agli USA permettendo loro di sfruttare alcune risorse ambientali dell'isola, cosa che avrebbe distrutto l'ecosistema della zona...).
E qui entrano in gioco gli Stati Uniti e la loro continua e caparbia difesa del loro Status Quo, del diritto (chi glielo avrà mai dato...) di consumare quasi 522 litri di acqua al giorno a testa (ma vi rendete conto? in Europa ne usiamo 5 volte meno! E noi la beviamo anche!); di consumare più benzina e gasolio di tutti con auto che a livello tecnologico di risparmio di carburante sono molto peggio delle nostre euro 0, per il semplice fatto che hanno cilindrate esorbitanti; il diritto di sfruttare tutti i terreni anche se in ecosistemi fragili (leggi l'Alaska). Tutto questo ad opera di amministrazioni miopi (e molte volte composte da petrolieri... strano no?).
La pololazione se ne fregava, contenti delle loro acque abbondanti ed a buon mercato, della benzina a prezzi stracciati, dei loro cibi pieni di pesticidi e di additivi chimici ma gustosi (ed insani).
Poi qualcosa è iniziato a cambiare, registi come Michael Moore ed altri (non ricordo l'autore di SuperSize Me, ma è un genio) hanno aperto gli occhi della gente normale di fronte a quello che viene fatto a loro "beata" insaputa.
Allora i consumatori hanno incominciato a chiedere cibi più sani ed una minima coscienza ambientale si è diffusa, ma nulla di più...
Purtroppo questo paese (gli Stati Uniti), da due secoli a questa parte si è sempre comportato come un bambino viziato al quale tutto era dovuto. Pur di difendere il loro stile di vita gli americani (anzi, statunitensi) sono disposti a tutto anche ad imporsi con la forza. E lo hanno fatto, per anni ed anni, verso tutto e tutti. Fino a che qualcuno molto più forte di loro (e di tutti noi messi insieme, a dir la verità) si è stufato di questo comportamento.
Negli ultimi anni i Paesi definiti grandi inquinatori sono diventati gli Stati Uniti (al solito) e la Cina (anche loro stanno diventando peggio degli USA, pur sapendo cosa dovrebbero evitare di fare - History will teach us nothing...).
La Terra ha sopportato e poi ha dato un uno-due da stendere chiunque. In Cina inondazioni e go-go e qui una stagione degli uragani senza precedenti.
Ovviamente gli americani ci erano abituati, non se ne curavano. Fatta la loro bella assicurazione contro gli uragani ed altre calamità se ne fregavano bellamente. Dal loro punto di vista un uragano, a patto che non facesse troppi danni, era comunque un business, la ricostruzione di case e infrastrutture è sempre denaro che circola, no? Tutto filava liscio fino a quando l'imprevedibile schiaffo, l'improvvisa sberla, l'inatteso maglio in faccia si è materializzato in un nome all'apparenza innocuo: KATRINA. Katrina era un uragano di classe 5 che, come quasi tutti sanno ha devastato il sud degli Stati Uniti (e non solo) e praticamente semi-distrutto New Orleans causando una quantità enorme di morti e devastazione. Katrina era circondata da un anello di tornado che hanno spazzato via tutto quello che hanno incontrato lungo il loro cammino.
Devo ammettere che quando è successo, pur dispiacendomi per le migliaia di vittime, sotto sotto ho pensato: "Speriamo gli serva di lezione". Ovviamente mi sbagliavo, l'Amministrazione Bush ha continuato nella sua politica ma, arrivato qui a New York, tanti piccoli segnali di cambiamento si notano... Fino a quando accendo la TV e vedo spot, non di pubblica utilità ma Commercials che pubblicizzano lampade a basso consumo (per risparmiare e per l'ambiente), opuscoli che spiegano che è bene spengere la luce quando non si è nella stanza (?!?!), che è bene chiudere l'acqua quando non la si usa (!!??!); articoli di giornale che consigliano di acquistare prodotti locali in modo da disincentivare i rivenditori dall'acquisto di prodotto che devono essere trasportati per lunghi (ed inquinanti) tragitti, di acquistare prodotti con il minimo utilizzo di materiali di imballaggio (cioè rifiuti), di RICICLARE, RIUTILIZZARE, RISPARMIARE (quello che da decenni dicono tutti gli ambientalisti). Poi oggi andiamo a vedere il nuovo padiglione H2O=LIFE del National Museum of Natural History e cosa ti vedo? Un intero padiglione dedicato all'educazione di questo popolo disgraziato ad un utilizzo più coscienzioso dell'acqua, ad evitare gli sprechi, a bere acqua del rubinetto per evitare rifiuti (tanto il 40% dell'acqua imbottigliata dagli USA viene da acquedotti, quindi... perché spendere una media di 10$ al gallone invece di 1 cent?). Il tutto non in modo statico e noioso, ma anzi, innovativo, interattivo e gradevole: complimenti ai Curatori... una mostra gemella in Italia?
Ho scoperto, in questo padiglione, che l'Italia è a metà strada, ha zone ricche d'acqua ed altre a rischio idrico rosso... è bene segnarselo, no?
Che dire, ha fatto più Katrina in poche ore di centinaia di appelli, riunioni, convention e summit in decenni. Non impariamo mai dalla storia, a meno che non ci prendano a schiaffi... E ricordiamoci che per la Terra, Katrina è stato poco più di un ruttino... Burp! E non ci siamo più...
In conclusione una nota di colore: ma perché i mezzi da una certa dimensione in su hanno il tubo di scappamento girato verso il marciapiede? Dobbiamo attendere che un pedonone (un pedone molto grosso e arrabbiato) chiappi un politico importante e lo attacchi alla marmitta di uno di quei cosi e lo gonfi come la rana di Shrek?

 
Di Alex (del 06/11/2007 @ 08:03:10, in NYC, linkato 688 volte)

Oggi, dopo vari tentennamenti e ripensamenti, abbiamo deciso di curare un po' il nostro corpo e siamo andati a fare una sessione di Yoga. Max vi ha già accennato che facciamo regolarmente Yoga da un anno e devo dire che mi (ci) ha aiutato molto, sia a livello fisico che interiore.

Qui siamo andati a fare Bikram Yoga che è uno yoga particolare, praticato in una sala riscaldata a più di 40 gradi.

E' stata un'esperienza forte e fantastica, mi sono sentito benissimo sia durante che, soprattutto, dopo. Mi sento depurato e rilassato e devo dire, che, grazie all'alta temperatura, i muscoli ed i legamenti si sciolgono a tal punto da fare cose che credevi semplicemente impensabili.

Alla fine abbiamo scoperto (si fa per dire alla fine, lo avevamo capito al primo sguardo...) che l'istruttore è della famiglia... e che era stato a Firenze. Dato che vuol tornare, veloce scambio di dati e click!

 
Di Alex (del 06/11/2007 @ 08:00:53, in NYC, linkato 568 volte)

a NY non è vero... lo abbiamo trovato anche in altri posti, anche migliore... provate COSI sulla 7av all'incrocio con la 37th

 
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