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Il male necessario
Di Alex (del 06/11/2007 @ 23:42:43, in NYC, linkato 712 volte)

In questi anni mi sono chiesto spesso il perché di tante tragedie, di come mai gli esseri umani hanno la brutta abitudine di non imparare mai dai propri errori: "History will teach us nothing" cantava Sting qualche anno fa... Ed è vero, in parte, almeno lo è fino a quando la lezione della Storia, o della Natura non sono più una sgridata o tuttalpiù un buffetto, ma una sberla, un manrovescio, un cazzotto in pieno volto, allora sì, qualcosa inizia a muoversi.
Ci sono volute due guerre mondiali per far nascere le Nazioni Unite, certo ancora non è che funzioni bene, ma meglio che niente.
E riguardo alla salvaguardia del Pianeta? Per decenni scenziati ed ambientalisti di tutto il mondo hanno messo in guardia i governi riguardo ai rischi del degrado ambientale. Niente, ci sono voluti anni per arrivare al Protocollo di Kioto che, pur limitato da un sacco di cose a dir poco strane (come la compravendita delle quote di Co2 fra i vari paesi o "l'incentivo" ad inquinare verso Paesi ad impatto ambientale bassissimo. Clamoroso il caso dell'Islanda che stava per cedere quote di Co2 agli USA permettendo loro di sfruttare alcune risorse ambientali dell'isola, cosa che avrebbe distrutto l'ecosistema della zona...).
E qui entrano in gioco gli Stati Uniti e la loro continua e caparbia difesa del loro Status Quo, del diritto (chi glielo avrà mai dato...) di consumare quasi 522 litri di acqua al giorno a testa (ma vi rendete conto? in Europa ne usiamo 5 volte meno! E noi la beviamo anche!); di consumare più benzina e gasolio di tutti con auto che a livello tecnologico di risparmio di carburante sono molto peggio delle nostre euro 0, per il semplice fatto che hanno cilindrate esorbitanti; il diritto di sfruttare tutti i terreni anche se in ecosistemi fragili (leggi l'Alaska). Tutto questo ad opera di amministrazioni miopi (e molte volte composte da petrolieri... strano no?).
La pololazione se ne fregava, contenti delle loro acque abbondanti ed a buon mercato, della benzina a prezzi stracciati, dei loro cibi pieni di pesticidi e di additivi chimici ma gustosi (ed insani).
Poi qualcosa è iniziato a cambiare, registi come Michael Moore ed altri (non ricordo l'autore di SuperSize Me, ma è un genio) hanno aperto gli occhi della gente normale di fronte a quello che viene fatto a loro "beata" insaputa.
Allora i consumatori hanno incominciato a chiedere cibi più sani ed una minima coscienza ambientale si è diffusa, ma nulla di più...
Purtroppo questo paese (gli Stati Uniti), da due secoli a questa parte si è sempre comportato come un bambino viziato al quale tutto era dovuto. Pur di difendere il loro stile di vita gli americani (anzi, statunitensi) sono disposti a tutto anche ad imporsi con la forza. E lo hanno fatto, per anni ed anni, verso tutto e tutti. Fino a che qualcuno molto più forte di loro (e di tutti noi messi insieme, a dir la verità) si è stufato di questo comportamento.
Negli ultimi anni i Paesi definiti grandi inquinatori sono diventati gli Stati Uniti (al solito) e la Cina (anche loro stanno diventando peggio degli USA, pur sapendo cosa dovrebbero evitare di fare - History will teach us nothing...).
La Terra ha sopportato e poi ha dato un uno-due da stendere chiunque. In Cina inondazioni e go-go e qui una stagione degli uragani senza precedenti.
Ovviamente gli americani ci erano abituati, non se ne curavano. Fatta la loro bella assicurazione contro gli uragani ed altre calamità se ne fregavano bellamente. Dal loro punto di vista un uragano, a patto che non facesse troppi danni, era comunque un business, la ricostruzione di case e infrastrutture è sempre denaro che circola, no? Tutto filava liscio fino a quando l'imprevedibile schiaffo, l'improvvisa sberla, l'inatteso maglio in faccia si è materializzato in un nome all'apparenza innocuo: KATRINA. Katrina era un uragano di classe 5 che, come quasi tutti sanno ha devastato il sud degli Stati Uniti (e non solo) e praticamente semi-distrutto New Orleans causando una quantità enorme di morti e devastazione. Katrina era circondata da un anello di tornado che hanno spazzato via tutto quello che hanno incontrato lungo il loro cammino.
Devo ammettere che quando è successo, pur dispiacendomi per le migliaia di vittime, sotto sotto ho pensato: "Speriamo gli serva di lezione". Ovviamente mi sbagliavo, l'Amministrazione Bush ha continuato nella sua politica ma, arrivato qui a New York, tanti piccoli segnali di cambiamento si notano... Fino a quando accendo la TV e vedo spot, non di pubblica utilità ma Commercials che pubblicizzano lampade a basso consumo (per risparmiare e per l'ambiente), opuscoli che spiegano che è bene spengere la luce quando non si è nella stanza (?!?!), che è bene chiudere l'acqua quando non la si usa (!!??!); articoli di giornale che consigliano di acquistare prodotti locali in modo da disincentivare i rivenditori dall'acquisto di prodotto che devono essere trasportati per lunghi (ed inquinanti) tragitti, di acquistare prodotti con il minimo utilizzo di materiali di imballaggio (cioè rifiuti), di RICICLARE, RIUTILIZZARE, RISPARMIARE (quello che da decenni dicono tutti gli ambientalisti). Poi oggi andiamo a vedere il nuovo padiglione H2O=LIFE del National Museum of Natural History e cosa ti vedo? Un intero padiglione dedicato all'educazione di questo popolo disgraziato ad un utilizzo più coscienzioso dell'acqua, ad evitare gli sprechi, a bere acqua del rubinetto per evitare rifiuti (tanto il 40% dell'acqua imbottigliata dagli USA viene da acquedotti, quindi... perché spendere una media di 10$ al gallone invece di 1 cent?). Il tutto non in modo statico e noioso, ma anzi, innovativo, interattivo e gradevole: complimenti ai Curatori... una mostra gemella in Italia?
Ho scoperto, in questo padiglione, che l'Italia è a metà strada, ha zone ricche d'acqua ed altre a rischio idrico rosso... è bene segnarselo, no?
Che dire, ha fatto più Katrina in poche ore di centinaia di appelli, riunioni, convention e summit in decenni. Non impariamo mai dalla storia, a meno che non ci prendano a schiaffi... E ricordiamoci che per la Terra, Katrina è stato poco più di un ruttino... Burp! E non ci siamo più...
In conclusione una nota di colore: ma perché i mezzi da una certa dimensione in su hanno il tubo di scappamento girato verso il marciapiede? Dobbiamo attendere che un pedonone (un pedone molto grosso e arrabbiato) chiappi un politico importante e lo attacchi alla marmitta di uno di quei cosi e lo gonfi come la rana di Shrek?

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